L’uomo non conosce quando giungerà la sua ora, ammonisce la Bibbia. Perché se lo sapesse, così come capita a uno dei personaggi di questo bizzarro libro, come vivrebbe i giorni che ancora lo separano da essa?
Potente conciliatrice di affanni, giustiziera o deus ex machina, la morte è dunque la protagonista ineffabile di questi quattro racconti, scritti sul limitar della vita, con spirito profondo e narrativa leggerezza.
In un mondo odierno in cui se il peggio è morire forse il meglio è essere morti, l’amabile penna del nostro Autore ci diverte raccontando manie e paturnie dei vivi dinanzi al Mistero ultimo e insondabile. Perché in fondo, come scrisse acutamente il Poeta, “non è ver che sia la morte il peggior di tutti i mali”…
Per ironia della morte
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