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Morte sul Rainier: un thriller sui ghiacci



Recensione a cura di Beniamino Malavasi

Dopo tanta attesa, ecco il nuovo lavoro di Luigi De Conti.

Alta montagna, un ghiacciaio che non perdona, un segreto che torna da un passato oscuro... in poche parole: “Morte sul Rainier”. Un romanzo ispirato ad una storia vera, trentadue Marine degli Stati Uniti d’America, precipitati con il loro aereo nel 1946 sul monte Rainier, un vulcano spento nei pressi di Seattle, nello Stato di Washington..


Avventura con venature thriller. De Conti offre pagine ben congegnate ove il lettore troverà gli stilemi propri dei generi: emozioni, imprevisti, brividi (nel pieno senso della parola…).

Capitoli brevi, chiusi al punto giusto, intervallati da flash-back che contribuiscono a tenere alto il livello di concentrazione della lettura e a mantenere il giusto grado di suspense, come, appunto, il thriller da manuale richiede.

Ne discende che la lettura scorre fluida; la scrittura è accattivante, sostenuta da un ritmo privo di smagliature.


Ma la vera protagonista della trama, non ce ne vogliano i personaggi in carne e ossa, è la montagna. Anzi, le montagne: Dall’Everest al Parco nazionale di Yosemite al Rainer del titolo, gli appassionati, e non solo, avranno occasione di scalarne le vette.

A ciò aggiungiamo come Luigi De Conti accompagni materialmente il lettore in cordata, tra rocce spioventi, canaloni e crepacci, regalando non solo emozioni ma, anche, consigli e dritte da esperto del settore.


Riguardo i personaggi la penna dell’autore riesce a renderli in tutte le loro sfaccettature, con i pregi e i difetti che l’umanità comporta: amori, tradimenti, invidia, cupidigia; De Conti non si è fatto mancare nulla, per la gioia di noi lettori.

A proposito di lettori…. Si può dire che l’Autore si sia divertito a stuzzicarli, pagina dopo pagina, invitandoli a superare i piccoli-grandi colpi di scena disseminati qua e là, fino all’insospettabile, criptico finale


Buona lettura!






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